Nella Dimora dei Tsuki

La ragazza lo guardava con orgoglio e aveva assunto una posizione eretta. Bene se è tutto puoi andare per me bastadissi poi aggiunsi Se hai bisogno di qualcosa puoi sempre venire quì ricorda..

Notte.
Erta notte ed u forte temporale si abbatteva su quelle terre, aveva saputo che quando si entrava in quella terra, c'erano tre casate e si poteva entrare di una di quelle.
Gli spiegarono tutti i dettagli, i pensieri, gli obiettivi e gli ideali delle tre casate-
Scelse la Tsuki per ovvi motivi, gli dissero dov'era l'oscura dimora e decise di andarci quella sera stessa, anche se diluviava, non gli interessava più di molto.
Era curioso di vedere il capo e la fortezza, d'altronde non aveva nient'altro da fare, perchè non partecipare ad una sana guerra?
Camminava lentamente immerso nella pioggia diretta nella dimora, i capelli argentei bagnati fradici ed il solito sorriso da volpe.
Sembrava folle così immerso in quella pioggia, forse lo era veramente.
Arrivò davanti al portone, spalancato nonostante il rutto tempo, delle guardie davanti all'ingresso, lo lasciarono entrare senza controlli senza blocchi, un lungo tappeto nero, grandi scalinate, un trono, ed una persona che molto probabilmente doveva essere il capo.
Prima di salire la scalinate, passò la mano aperto dai piedi fino alla testa, alla fine era completamente asciutto.
Il circolo dell'aria era proprio comodo.
Salì le scale lentamente il cappottone bianco sotto il lungo vestito nero svolazzava.
Arrivò in cima guardando il capo , gli occhi che sembravano due linee tanto erano socchiusi un sorriso da guancia a guancia, anche se non era un ghigno non ispirava nulla di buono.
Non a caso era chiamato anche la Volpe d'Argento.
L'avambraccio sinistro appoggiato all'elsa di Shinsou, la sua katana e la mano destra si alzò aprendosi a cinque, ehilà disse con voce tranquilla guardando il capo.

Vidi che la ragazza se ne andava e al tempo stesso arrivò un ragazzo, sentì il suo saluto Heilà. Mi alzai dal trono e mi avvicinai a lui con fare ababstanza minaccioso. Come osi salutare un tuo re dicendo heilà come s efossi un tuo conoscente...dissi poi sferrai un calcio poderoso alla gamba del ragazzo, e lo feci inginocchiare. Così ci siamo... ora dovrai dire qualcosa per far si che io ti perdoni...

Si avvicinò minaccioso il capo, arrabbiato per l'irrispettoso saluto, molto ma molto prevedibile, anche la sua successiva mossa, fu molto prevedibile, un calcio per farlo inginocchiare, non fece niente per evitarlo, anche se non poteva fare altro.
Si rialzò guardandolo dritto negli occhi con lo stesso sorriso i prima stampato in volto, non aveva cambiato minimamente espressione.
Una risata scaturì dalla sua bocca alla frase finale del capo e lui rispose tranquillamente Cosa dovrei dirti? che sei potente, bello, il più cattivo ti rispetterò per sempre? Non mi piace fare il lecchino e sarebbe inutile mentire io sono sincero sempre quel sorriso mentre tranquillissimo l osservava, troppo vecchio per certe cose.

Che testa di ***** pensai ma non lo dissi era sono uno sbruffoncello che non meritava il mio rispetto e gli dissi soltanto C'eri quasi...ma non era questo che volevo beh te ne puoi andare...per ora non meriti il mio rispetto anche se ti terrò nella mia casata vedi di farti perdonare...

ahahah, come potrò mai vivere senza il suo perodono? o no ti preeeeeeeeeego perdonami, non posso più vivere ueeeeeee dfisse una voce finta piangente con un ghigno stampato in molto.
poi si ricompose riguardandolo negli occhi Non sono lo schiavo di nessuno Oris e di certo non sarò il tuo schiavo, 450 anni mi hanno insegnato molto, il rispetto si acquisisce con i fatti e le azioni, non leccando i piedi e dicendoti quanto sei potente, quindi pensala come vuoi su di me, posso vivere benissimo senza il tuo rispetto. Per adesso per me sei solo un essere normale, dovrai dimostrare il tuo valore in battaglia. disse sempre guardandolo negli occhi col solito sorriso, poi si girò dandoli le spalle e si avviò lentamente verso l'uscita alzando la mano a cinque come prima per salutarlo, mentre l'ultima risata scaturiva dalla sua bocca.

Mi bloccai mentre mi dirigevo verso il mio trono. Ascoltai le parole del ragazzo e mi voltai di nuovo di scatto. Mi avvicinai a lui e gli dissi Tu non sai niente di me...ed io tuo imperatore dovrei ascoltare le parole di un povero bimbo capricccioso che cerca soltanto rogna? beh non fa per me sappi che se io sono imperatore un motivo c'è, ho lottato ho visto cose che tu non puoi neanche imamginare e tu mi dici che il mio valore lo devo dimostrare in battaglia? Beh hai molto da imparare dissi io e poi aggiundi Ed inizi ad imparare da oggi! dissi poi gli scagliai una sfera di fuoco potentissima che lo fece volare giù dalle scale. Bene ora te ne puoi andare...

Gli dava la schiena sorridendo come suo solito mentre ascoltava le parole dell'orgoglioso capo della sua casata, il classico capo arrogante che crede che i suoi sudditi siano tutti chiavi.
Beh lui non voleva chinare la testa ad una persona sconosciuta che chiedeva schiavitù, poteva fargli quello che voleva, poi alla fine del discorso unna potente palla di fuoco lo prese alla schiena, facendolo volare giù dalla scale. si rialzò dolorante, ma non lo diede a vede si rialzò lo sguardo con solito sorriso che non si spegneva mai e gli disse un ultima volta Tu hai visto cosa che io non posso nemmeno immaginare? Ah ma quanto sei ingenuo, in 450 anni di vita ho visto molte + cose di quello che credi detto questo uscì dal portone con un sonoro bye byeeeeeee

Che bambinone....pensa di essere il più vecchio...io ho 19 nell'età reale...ma essendo Non - Morto ne ho molti più di lui...vabbè vada per la sua strada pensai e mi risedetti sul trono in attesa.

dopo 5 mesi di cammino interrotto giunse alla sua meta, la dimora dei tsuki.
arrivato entro subito nel cancello, facendo finta che le guardie non esistessero.
Poveri esseri inutil pensò.
giunto al salone si sedette e aspettò l'arrivo di qualcuno apetterò all'infinito, se è neccesario, ma spero che non sia una perdita di tempo pensava fra se e se

Dal mio trono vidi che uno strano individuo era arrivato e si era seduto nella "sala d'attesa". Mi alzai e mi diressi verso la sala, una sala molto bella con quadri e ornamenti vari a decoro. Era un ragazzo, aveva un'aria molto determinata e assetata. Finalmente un'altro uomo da sacrificare in nome della mia casata pensai. poi mi rivolsi a lui Bene, sei quì per entrare nella casata o solo eprchè vuoi riposare? gli chiesi, dal visitatore di prima ero rimasto un po' scioccato, non avevo mai visto tanta maleducazione in un unica persona. Attesi risposta.

lui alzo la testa e con un soghigno disse io riposare, ho dormito per 2000000 di anni, mi sono riposato abbastanza e poi con aria seria continuò sono qui per unirmi a questa casata, tu sei il capo vero?! be io sono qua per servire con onore questa casata e i suoi membri ma... con un sorriso malefico aggiunse in cambio voglio avere... la possibilità di radere al suolo chi unque sia contro di noi

Edited by Dark Kirby - 23/11/2008, 18:52

Oric ascoltò le sue parole con aria di non interesse ma la sua ultima frase lo colpì. e con un espressione allibita e allo stesso tempo confusa disse Questo te lo dovrai guadagnare, sappi però che lo scopo di questa casata è vincere, e noi vinceremo... lo guardai e piano piano il mio sguardo divenne molto serio, aspettai una risposta ma poi aggiunsi Se vuoi riposarti i dormitori sono di sopra scoppiai in una strana risata, poi tornai serio.

con un breve sogghigno rispose farò del mio meglio per far vincere la casata, e eliminero chi osa ostacolarcie aggiunse non credo che avrò bisogno di un dormitorio e dopo questa frase gli volto spalle e si indirizzo verso l'uscita