Passeggiando

Arrivarono d'innanzi ad una grotta e il capostipite degli Avalon le chiese se fosse quella la grotta che diceva Sì è quella. Affermò l'elfa avanzando sempre con lo stesso passo.
Non sentiva nè la stanchezza nè troppo la sete. Però il fresco della grotta le avrebbe giovato

Aranel non si stupì delle parole dell'individuo, camminando tranquillamente raggiunse la grotta.
Appoggiò una mano alla parete concentrandosi e spostando la mano ogni tanto tastando la roccia. Si fermò per un istante in un punto, estrasse la spada a due mani e la piantò dritta all'interno di una crepa. Non bisogna aspettarsi di avere tutto ad uno schiocco di dita. Disse mentre un rivolo d'acqua cominciava a sgorgare mentre lei allargava la fessura.

Aranel non rispose, si mise ad osservare la grotta, la roccia di cui era costituita, le radici che spuntavano qua e là dove l'arenaria era riuscita a infiltrarsi. Si avvicinò all'uscita e si appoggiò al muro a braccia conserte guardando fuori. In lontananza sembrava si stesse uddensando un banco di nubi.

Lei era sempre stata abituata a starsene da sola, a arrangiarsi senza dipendere da nessuno, si doveva ancora abituare a vivere in mezzo ad altra gente. Spesso era considerata un asociale per il suo comportamento. Alla domanda di Kratos rispose indicò alzando il mento il banco di nubi che si stavano man mano avvicinando facendosi sempre più scure. Sono normali i temporali in questa zona? Chiese senza nessuna emozione nella voce.

A meno che non ci sia stato qualche stravolgimento nel clima della zona, non ho idea di come possa avvenire un fenomeno del genere. Rispose con il soito tono.
Continuava a osservare il temporale in avvicinamento.

Se lo dice lei. Acconsentì l'elfa alle parole del capostipite degli Avalon Muoviamoci.

La tempesta avanzava sempre più veloce, e lampi e saette si facevano vedere e sentire ad intervalli sempre più brevi. Un lampo colpì il terreno a poche centinaia di metri da loro.
Sbrighiamoci, rinfoderate le spade e levate tutto ciò che potrebbe attirare i fulmini. Disse in tono di comando dimenticandosi con chi si trovava a parlare.

Aranel stava ormai correndo agile, la corsa era veloce, caratteristica degli elfi.
Stava cercando di localizzare il riparo più vicino ma non era facile,e la tempesta era sempre più minacciosa.