Passeggiavo osservando il placido paesaggio delle Pianure. Dei Verdoni in gruppo volteggiavano leggeri nel cielo. Intravidi in lontananza una volpe, probabilmente a caccia, per sfamare i propri cuccioli. Era un giorno che mi dedicavo ai miei pensieri, lontano da Avalon, lontano da tutti. Albergavo in un Osteria dispersa nella Foresta Elfica e mi concedevo qualche pausa dagli allenamenti per rilassarmi. Indossavo una tunica con mantello, che strusciava per terra. Una crocchia di bronzo legava in una coda i miei lunghi capelli medievali. Lo scudo era legato sulla mia schiena, la mia spada nella fodera.
Avete presente quando siete senza nulla da fare? Nemmeno il più semplice lavoretto? Sono pochi, quasi rari, come giorni ma ci sono. E uno di questi giorni è adatto per una scampagnata fuori la quotidiana vita di città. Destinazione: le pianure oltre la foresta. Il tempo promette buono, un venticello leggero e frescolino e un cielo luminoso e sereno. L'ideale per una gita fuori porta.
Il nostro amico a passeggio è, a vederlo, un normale giovanotto sui venticinqu'anni messo bene e dall'aria divertita. Con sé ha solo il suo abbigliamento e un paio di piccole borse, il minimo per una giornata di svago e relax. L'unico oggetto che può essere considerato un'arma è un coltello da lavoro infilato in una delle borse. Fischietta, si sofferma a scrutare l'orizzonte o il profilo delle pianure, giocherella con uno filo d'erba: in poche parole stava semplicemente cazzeggiando, d'altronde è un giorno di ferie.
Decide di fermarsi all'ombra di uno sparuto platano solitario e di dedicarsi al rustico pranzo del viandante: pane, prosciutto stagionato, frutta secca e un fiaschetto di vino. Buon appetito e guai a chi rompe: il pranzo, e la seguente pennichella, è sacro per il nostro amico.
Un ragazzo si sedette sotto un albero e cominciò a mangiare. Non potevo sapere se fosse del Casato Tsuki, Feyyr o mio alleato. Lo osservai, era vestito piuttosto normalmente. Portava due piccole borse appresso. Non sembrava una potenziale minaccia. Sfoderai la spada, è sempre meglio essere cauti. Mi avvicinai di soppiatto all'albero su cui era appoggiato il ragazzo. Mi rifugiai dietro al tronco e, per sbaglio, spezzai un rametto.
Crack! Sta giusto finendo di svuotare il fiaschetto quando qualcosa o qualcuno decide di distruggere quel sacro tempio in cui si era rifugiato. E la cosa non è buona, proprio no. Se l'inopportuno invasore è un semplice animaletto allora se la caverà con solo un'occhiataccia, se invece è uno come lui allora potrà scegliere tra una veloce fuga o una dolorosa punizione. Chi viola il riposo del nostro amico deve prendersi le dovute responsabilità.
Dieci secondi per sparire, rompiscatole. Sempre se non sei un animale. Dieci secondi. Nove...
Non è un vero cattivone, lascia sempre un minimo di scelta agli altri, il minimo. Cioè dieci secondi.
"Non mi piace disturbare, desideravo solo verificare di avere vicino un alleato." - Dissi. Avrei fatto scadere il countdown di proposito, non avevo paura. L'aura del ragazzo non superava la mia, ma non ne era nemmeno troppo inferiore.
« Non mi piace disturbare, desideravo solo verificare di avere vicino un alleato. »
Non gli piace disturbare? Certo, certo, dicono tutti così e poi sono li a darti fastidio. E la scusa del verificare se fosse un alleato? Banale, non si è mai visto che tra "alleati" si giochi a nascondino. Queste e molti altri ragionamenti si muovono nella mente del nostro già non poco alterato amico.
Tre... Due... Uno... Blitzkrieg: Saguaro Party.
Saguaro Party. Sembra il nome di un attacco ma lui non accenna minimamente a muoversi, schiocca solamente le dita. E come per magia, anche se di essa si tratta, intorno a lui, e per un estensione di circa 5 passi dal platano, spuntano dei piccoli ammassi spinosi e bitorzoluti. Ammassi che, con incredibile velocità, aumentano di altezza fino a raggiungere l'altezza di un uomo adulto e riempiono completamente il prato su cui sorgono. Saguaro Party: il festival del cactus. Oh Yeah!
Staccai del sangue raggrumato dal mio braccio spolpato, che si sciolse nella mia mano e lanciai il Glowing Shield, se uno di quei cactus ciclopici mi avrebbe toccato, si sarebbe carbonizzato all'istante. Aprii la mano e concentrai la mia aura. Il mio cuore cominciò a pompare sangue velocemente, una vena pulsava sulla mia fronte. Il Glowing Shield si espanse, fino a raggiungere cinquanta metri di diametro.
CITAZIONE
Salute: 800
Stato Armatura: 100%
Tecniche Utilizzate: Glowing Shield . Anima usa il proprio sangue a scopo protettivo. Occorre molto liquido per poter generare il Glowing Shield, in quanto non è una barriera di potenza normale. E' incandescente e di dimensioni elevate.
Sente odore di bruciato e di sangue. Cavoli, era certo che qualche graffio gliel'avrebbe fatto ma mica a tal punto da sentire il fetore del sangue in maniera così forte. E poi non s'è sentito nemmeno un grido di dolore, niente lamenti di alcun tipo, nulla di nulla. Qui gatta ci cova.
Ha la fortunata idea di cavalcare l'onda, letteralmente, in un modesto earth-surfing. Avere imparato i trucchetti da druido è divertente, puoi fare sport quando vuoi e come vuoi. Un colpo di reni e balza al volo sulla cresta rocciosa che ha fatto materializzare davanti a sé. Mentre surfeggia con la cresta i piccoli movimenti tellurici che sta manovrando nota l'oscura onda che lo insegue. Urca che schifo! Il lezzo del sangue è sempre più forte e quella mezza specie di onda ha un che di viscido e si muove. E lo insegue, che non è proprio il massimo. Ma porc...
Trenta... Quaranta... Cinquanta metri, sembra che l'onda abbia raggiunto il suo limite ma non accenna a ritirarsi. E lui per sicurezza continua il surfing per ancora una decina di metri. Dietro di lui non c'è più nulla, ne il bel platano ombroso ne il suo Saguaro Party. Che il suo rompiscatole non fosse un amante della natura? Forse. Di sicuro è l'artefice di tale schifezza di roba: un'onda di sangue che sembra quasi un muro vischioso e puzzolente.
Uhè, "alleato"! N'è che sei morto, vero?
Non gli piace disturbare? Certo, certo, dicono tutti così e poi sono li a darti fastidio. E la scusa del verificare se fosse un alleato? Banale, non si è mai visto che tra "alleati" si giochi a nascondino. Queste e molti altri ragionamenti si muovono nella mente del nostro già non poco alterato amico.
Tre... Due... Uno... Blitzkrieg: Saguaro Party.
E che caspio. Se come pensava quel sangue era il suo, lui aveva giusto una scottatura sul fondo schiena, doveva essere bellamente che morto dissanguato.
Accidenti come hai ingigantito ._. io ho usato il sangue per creare una barriera, che non è fatta di sangue x°D
Ritirai il Glowing Shield con un gesto della mano. Il ragazzo aveva fatto emergere montarozzi di cactus da ogni parte. Lo vedevo da lontano che "surfava" su un onda di terra. In pochi secondi ricominciarono ad emergere dalla terra cactus e montarozzi. Feci scorrere la mia spada ad una mano sul mio braccio sano, che si bagnò di sangue. La alzai. Quando la riabbassai era uno spadone di fuoco lungo due metri. Cominciai a squarciare senza troppa fatica ogni cosa mi capitasse davanti, creata dal ragazzo.
CITAZIONE
Salute: 800
Stato Armatura: 100%
Tecniche Utilizzate: Glowing Shield . Anima usa il proprio sangue a scopo protettivo. Occorre molto liquido per poter generare il Glowing Shield, in quanto non è una barriera di potenza normale. E' incandescente e di dimensioni elevate.
Demoniac Sword . Anima usa del sangue per trasformare la sua spada in uno spadone infuocato di notevoli dimensioni.