Arrivo nella Casata Avalon

La luna splendeva argentea all'orizzonte quando Kronos scorse ad ovest un bastione che si ergeva possente.
Deve essere quello.
Si incamminò con la lama issata sulle spalle. Arrivato dinnanzi al grande portone in legno massiccio parlò alle guardie.
Buonasera Signori. Sono qui in veste di nuovo membro della vostra prestigiosa casata. Posso entrare?
Detto questo il massiccio portone si aprì cigolando: quante persone sono entrate in quel forte? Quante speranze sono state riposta in quei cardini oliati? Kronos non lo sapeva. Sapeva solo di essere stato scelto.

Ero nel palazzo regale quando senti il portone cigolare, dev'essere la nuova recluta. Bene.... pensai fra me me, ero seduto sul trono, non avevo volgia di alzarmi e neanche di andarlo in contro quindi rimasi li fermo e seduto ad aspettarlo. Qualche guardia lo porterà da me, non credo che siano incopetenti. Pensai in fine. L'aura di questo tipo era davvero potente e non vedevo l'ora di testarla, volevo vedere se riuscivo ad allenarlo e magari farlo anche diventare più forte di quello che è. Stavo ancora aspettando.....

Entrato nell'edificio una guardia gli fece strada: i corridoi erano poco illuminati, se non da fioche candele e torce alle pareti. Il bianco dei muri risplendeva al nostro passaggio
Molto ospitali.
Attraversati i lunghi cunicoli Kronos giunse dinnanzi ad un altro portone questa volta non di legno,bensì di ottone: era decorato con bassirilievi raffiguranti dei mitologici e combattimenti leggendari. Il salone era decorao con arazzi e scudi, ed era composto principalmente da una navata centrale, affiancata da due navate laterali.
I miei ossequi. Voi dovete essere il capostipite. Il vostro nome è Kratos se non erro. Il mio nome è Kronos LightSoul. Piacere.

Avevo gli occhi chiusi fino a quando non sentii una voce, era abbastanza fredda, era dentro nella sala. Finalmente è arrivato. Pensai fra me e me, poi mi alzai scesi i pochi scalini che avevo davanti e gli dissi:

Benvenuto ad Avalon, si hai ragione io sono Kratos, e sono il re da queste parti. Piacere.

La mia voce era fredda come al solito, il ragazzo era fortissimo, dalla sua aura si poteva capire tutto, era potente. Adatto per Avalon ripensai in fine. Certo però se prima di entrare bussava era meglio ma ero lo stesso contento, da come parlava sembrava un ragazzo educato e rispettoso verso le persone saggie come me.

Kronos gelava di fronte a tale freddezza. Rimase anc'egli calmo, per non dare l'idea di essere debole e fragile.
Questo re è veramente possente. Emana un'aura decisamente grande.
Pensò un attimo poi esclamò:
Posso Darvi del lei?

Il giovane era calmo ed educato mi chiese se mi poteva dare del lei, lo guardai, feci un piccolo sorriso e gli dissi:

-Certo che puoi, ci mancherebbe ancora-

Gli dissi sorridendo, quella domanda mi ha fatto capire che era educato, il ragazzo sembrava stanco ma non sapevo il perchè, forse voleva schiacciarsi un bel pisolino. Mi avvicinai a lui, appoggiai la mia mano sulla sua spalla destra e gli dissi:

-Sembra stanco, vuole che l'accompagnio ai dormitori?-

Aspettai una sua risposta, intanto la mia mano era ancora appoggiata alla sua spalla.

Kratos si avvicinò al ragazzo e gli chiese se voleva coricarsi nei suoi alloggi.
Non necessariamente. Non sono stanco. La ringrazio per l'invito.
Kronos non sapeva quale era il motivo reale per cui era lì.
Per quale motivo io sono qui?

Il ragazzo mi chiese una domanda stupida, Per quale motivo io sono qui?. Che razza di domanda è.... pensai fra me e me mentre mi lisciavo i lunghi baffi. Lo guardai negli occhi e gli dissi sorridendo:

-Sei qui per conoscermi e per presentarti a me, poi ogni recluta prima di andare nei dormitori passsa da me e si presenta così poi io saprò se unragazzo tranquillo o agitato e cosa importante se può restare qui. Hai capito adesso??-

Dissi con voce fredda, ero serissimo e quella domanda non mi aveva fatto per niente alterare tano meno arrabbiarmi, ero troppo tranquillo forse mai stato fino ad ora.

Che domanda idiota!
La stupida domanda fece innervosire Kronos che però si limito ad un breve cenno di assensione.
Io sono orfano e vivevo con una nobile famiglia che mi crede morto. Lei ha parenti?

Il ragazzo era orfano e viveva con una famiglia nobile, era davvero una brutta cosa e non volevo essere nei suoi panni, li appoggiai la mano sulla sua spalla destra per la seconda volta e gli dissi:

-Mi dispiace, dovrebbe essere bruttissimo essere orfani....-

Detto questo, non aggiunsi altro per non infierire nei suoi confronti però mi dipiaceva davvero molto, davvero.

La mia famiglia mi adottò appena nato. Non soffro molto.
Non si sentiva triste, bensì tranquillo: il re lo rassicurava, lo rendeva sereno.
Mi dica di lei. Dov'è la sua famiglia?
Con quella domanda sperava di non ferirlo, sicchè non era sua intenzione: voleva solo fare amicizia.

Chiedeva della mia famiglia, per un attimo rimasi fermo come se mi fosse arrivato un flashback, anzi era arrivato. Ricordo che quando ero piccolo i miei genitori mi insegnavano le buone maniere e quando li dissubidivo mi picchiavano, bei ricordi pensai a voce bassa.
Poi tolsi la mano dalla sua spalla e gli dissi in modo sereno, non ero per niente triste, avevo subito capito che il giovane voleva far conoscenza e quindi li diedi una risposta senza fare casini:

-Io non ho famiglia, sono morti da giovani mentre proteggevano Avalon dalle grinfie dei cattivi e poi io sono passato re essendo l'unico erede-

Gli dissi sorridendo. Poi mi girai, andai verso il trono e faceno due scalini con un passo mi risedetti appoggiando le braccie sul trono, quella domanda al posto di rattristarmi mi fece rimane tranquillo e sereno.

A quelle parole si sentì in dovere di cambiare argomento.
Kronos non ricordava nulla dei suoi geniotri biologici: erano un fantasma incatenato al suo cuore. Sovrastato da quei pensieri scosse il capo e disse:
Avrei voglia di sgranchirmi un po'. Attualmente vi sono missioni disponibili?

Il ragazzo cambiò argomento, non voleva continuare la discussione, forse quando ha sentito la paralo "senza famiglia" li si fermò il sangue, capitò a tante persone rimanendo anche dei minuti immobilizzati.
Lo guardai e gli dissi a bassa voce senza farmi sentire da nessuno, volevo che rimanesse segreto perchè poi vengono tutti e fanno casini, come era successo tempo indietro allora da quel giorno la chiusi a chiave e non ci entrò più nessuno tranne me.

-Vieni seguimi, ho la cosa addatto per te ma promettimi di non dirlo a nessuno deve rimane un nostro segreto-

Gli dissi sorridendo mentre li facevo un segno: indicai prima me e poi indicai pure lui come dire "fra te e me!, mi fidavo di lui e lui doveva farlo con me....

Kratos lasciava intendere che si fidava..Kronos annuì.
Giuro sul mio onore. Faccia strada.